Via libera alla conversione in legge del decreto sul ponte sullo Stretto di Messina

Via libera alla conversione in legge del decreto sul ponte sullo Stretto di Messina

L’aula del Senato l’ha approvato con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti.

Presente il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Dai banchi del centrodestra e’ partito un applauso.
Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce, tra l’altro, l’assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

“E’ una decisione storica, definitiva, attesa da più di 50 anni”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il voto finale sul Decreto Ponte in Senato ribadendo che sarà un’opera green, che darà 100.000 posti di lavoro. “Non è il ponte di Messina, è il ponte degli italiani”, ha sottolineato il ministro. “Nel Def la cifra” per il Ponte “è intorno ai 14 miliardi, ovviamente sono in corso gli studi aggiornati da parte di società”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il voto finale sul Decreto Ponte in Senato.

Il decreto legge votato a palazzo Madama riattiva la concessione alla società Stretto di Messina, nata nel 1981 e messa in liquidazione dal governo Monti, e la trasforma in una società in house. Il ministero dell’Economia detiene una quota di maggioranza del 51% e indica presidente e di amministratore delegato. Hanno partecipazioni anche Rfi, Anas e le Regioni Sicilia e Calabria. Mentre l’attività di indirizzo e vigilanza spetta al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che può indicare un commissario. Il decreto prevede la possibilità per la società concessionaria e il contraente generale (allora Salini, oggi Webuild) di manifestare la volontà che ciascun contratto riprenda a produrre i propri effetti, a condizione della rinuncia alle azioni legali. Anche il progetto definitivo è quello approvato nel 2011, integrato da una relazione del progettista con prescrizioni che tengano conto, tra l’altro, della compatibilità ambientale e delle nuove norme tecniche per le costruzioni. Il decreto indica per l’approvazione del progetto esecutivo la data limite del 31 luglio 2024. Il ponte potrebbe essere transitabile nel 2032, nell’auspicio del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Capitolo soldi. L’ultima stima ufficiale dei costi del progetto, da aggiornare, è di 13,5 miliardi di euro, incluse le opere a terra, ed è indicata dal governo nell’allegato al Def. Nel 2011 il costo era di 8,5 miliardi. Il documento di economia e finanza ha registrato anche come, al momento, manchino le coperture.

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